Amerai

Ancora una volta i farisei vogliono mettere in difficoltà Gesù, perché vogliono capire se è veramente un maestro, un rabbino. E allora gli chiedono una cosa che qualsiasi ebreo saprebbe! E ciòè: “Qual è il più grande dei comandamenti?” Qual è il primo dei comandamenti?
E lo shemà Israel’. Se voi andate nelle case degli ebrei, in tutte trovate sempre, fissata sullo stipite della porta, una piccola scatolina che contiene, scritte su un rotolino, proprio queste parole: Shemà Israel, ascolta Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Amerai Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la tua mente.
Il problema che Gesù pone ai farisei, è molto semplice: “Voi dite di amare Dio. Voi vi rinchiudete nel vostro tempio, ma poi non state attenti a chi c’è vicino a voi”. Ecco perché Gesù mette subito il secondo comandamento: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. “Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i profeti”.
Allora, la parola essenziale di questa domenica, di queste letture, di questo Vangelo, è la parola amerai. Non: ama! , ma amerai. Al futuro, cioè sempre tu devi amare. E devi amare prima di tutto Dio, poi chi hai vicino.
Amare: che cosa significa? La parola amare è una parola che è usata tantissimo! Ma cosa dice questa parola? Quando Gesù dice: amore, cosa intende? Come ha definito, lui, l’amore? Gesù l’ha detto e l’ha fatto, l’amore, in un certo senso. L’ha detto, perché con le sue parole ha sempre portato ad amare. E con le sue opere, ha cercato di viverlo, fino a dare la vita per gli altri. Anche quando l’hanno condannato, lui non ha condannato l’altro. Non ha detto: io sono innocente, mi state uccidendo, maledetti! No, si è lasciato uccidere, perché non voleva mettere altra violenza sulla violenza. Il problema nostro, tante volte, è questo: noi rispondiamo alla violenza con la violenza, alziamo i toni, ci arrabbiamo, e così via. Gesù per tutta la sua vita ci ha insegnato cosa significa amare. Cosa significa amare Dio, lui che certe volte andava sul monte e si metteva a pregare lì, da solo! Aveva questo bisogno di relazione intima con Dio, che invita ciascuno di noi a scoprire che cos’è la preghiera. Ma anche amare l’altro ce l’ha insegnato con tutta la sua vita.
Il cristiano dunque è chiamato ad amare. E amare vuol dire dare la vita per gli altri. Significa dare tutto se stesso agli altri. Ma significa anche immergersi (come abbiamo detto la settimana scorsa) nei problemi che ci sono. Un cristiano, se ama, ama anche il mondo, la società, la natura. Perché tutta la creazione è portata verso Dio. Amare gli altri, dunque, significa anche dare il proprio tempo, la propria intelligenza a quello che sta succedendo fuori. Il cristiano è completamente immerso dentro il mondo; ma non è del mondo, perché lui guarda verso l’alto, verso Dio. E tutto quello che il cristiano fa in terra, lo fa, prima di tutto, perché ama Dio. Perché questo Dio che ha dato la vita, gli ha dato un dono! Ma questo dono, come abbiamo detto, lo dobbiamo fare fruttificare!
Tutto il senso della nostra vita non è altro che questo. Un essere umano, un essere vivente, non può vivere senza amore. Non può. Un bambino, se non ha l’amore dei suoi genitori, è difficile che possa vivere. Ciascuno di noi ha bisogno di amore. Allora il senso della nostra vita è l’amore! Ma un amore che si dona, non un amore egoista, perché quello non è amore, è solo egoismo. Tu forse vuoi metterci l’ amore, ma non lo è. È solo volere qualcosa dall’altro.
Ora voi siete piccoli e state vivendo l’amore che i vostri genitori vi stanno dando. Fatene tesoro. Pensate a quando una mamma, un papà, per tutta una notte non dormono per essere vicini a voi, perché avete la febbre, perché vomitate, perché… Succede di tutto, no? Un papà, una mamma, che domani andranno al lavoro, ma che tutta la notte rimangono li vicino a voi! Questo è l’amore! Questo è donarsi! Non si tratta di grandi paroloni, si tratta di atti concreti. L’amore non è mai una parola, è sempre qualcosa che si vive, che si concretizza. Se no, non è amore.
E la stessa cosa è per Dio. L’amore per Dio non è fatto solo di parole, non può essere solo dire il rosario e non so che altro. Anche lì, l’amore è concreto.
Se io non cerco mai Dio nella mia vita, se io non faccio ogni scelta collegata alla mia fede, allora Dio non esiste, non è vero che amo Dio. Io lo amo se mostro concretamente che lo amo. Se dico a una persona che sta con me in una coppia: “ti amo, ti amo”, ma poi faccio quello che mi pare, sempre, e non sto mai attento all’altro, che amore è? È solo a parole! Ecco, noi tante volte rischiamo, nell’amore a Dio, di fare la stessa cosa, di dire: amo Dio, e poi però me lo dimentico.
Dunque tutto parte da qui, dal concetto di amore. Il Signore oggi ci dice: amerai!, con il futuro ,che vuol dire sempre! Perché la nostra vita è sempre protesa, è sempre qualcosa che va avanti. Se mi fermo, è finita. Amerai! Questo invito del Signore oggi ce lo dobbiamo sentire fortemente dentro di noi. È importantissimo capire cosa significa amare: è Gesù che ce l’ha rivelato. Ed è questo che noi concretamente, nella nostra vita di tutti i giorni, dobbiamo cercare di vivere. Amen