Che cosa cerchi?
Iniziamo questo tempo liturgico, dopo le feste di Natale, scoprendo una meravigliosa domanda, una domanda che il Signore pone a ciascuno di noi. Come sapete Dio non si impone mai nella nostra vita, mai. Ed è interessante vedere come Gesù, sia questa volta, nell’accoglienza dei suoi primi discepoli, sia poi al momento della Resurrezione, pone la stessa domanda: “Che cosa cercate?”. La pone adesso, a questi discepoli di Giovanni e lo dirà il giorno della Risurrezione nel giardino, quattro Maria di Magdala lo cerca; dirà: “Donna, chi cerchi?”.
Ora Gesù chiede a ciascuno di noi di rispondere a questa domanda: “Che cosa cercate?’ Che cosa cercate venendo qui?
Ed è una domanda fondamentale, perché tocca il nostro cuore. Il Signore parla al nostro cuore. Infatti questa è una delle domande fondamentali dell’uomo, nel più profondo del nostro essere. Cosa cerchi? Qual è quella felicità che cerchi? Qual è la libertà che cerchi? Qual è la verità che cerchi?
Queste domande abitano in noi. Sono qualcosa di universale. Qualsiasi uomo nel mondo ha questo nel profondo del suo cuore. Siamo tutti abitati da queste domande. Alcuni di noi non osano tirarle fuori e riempiono la loro vita di tante cose superficiali, di tanto movimento, di tanto rumore! Tanto rumore proprio per non rispondere, per non cercare di rispondere ai bisogni essenziali che restano soffocati nel proprio profondo.
Vedete, il cristianesimo non è una dottrina, non è una ideologia! Il ventesimo secolo ci ha insegnato che cosa l’ideologi fatto all’uomo: lo schiaccia! Basta pensare al nazismo, al comunismo, al fascismo: distrugge le persone. Le distrugge perché non risponde a quelle domande fondamentali e invece usa le persone, le usa per lo Stato. Non tira fuori la loro grandezza, la loro bellezza; non riconosce la loro unicità, cercando di annullarla
Gesù invece viene a chiedere, a te personalmente “Che cosa cerchi?”. Non viene a dare una risposta, una verità, un dogma. Ma viene a farti una domanda: “Che cosa cerchi?”. È meraviglioso questo. È un invito a camminare, a cercare.
E questa domenica mi ha fatto pensare a un testo della mia ormai lontana gioventù, quando avevo ventitré anni, durante la giornata mondiale della gioventù del Duemila. Giovanni Paolo II, parlando ai giovani, diceva:
In realtà è Gesù che cercate quando sognate la felicità . È lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è lui la bellezza che tanto vi attrae; è lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita. È lui che vi legge nel cuore le decisioni più belle che altri vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa si grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di farvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”.
È lui la nostra bussola. È lui che ci tira su. Abbiamo bisogno di questo cammino, abbiamo bisogno di rispondere a questa domanda. Solo così potremo cambiare il mondo. Lasciamoci provocare da questa domanda. Ve lo chiedo con tutto il cuore. Non veniamo qui per abitudine. Non veniamo qui per tradizione. Non veniamo qui per obbligo o per paura dell’inferno. Noi veniamo qui perché solo lui ha la risposta, ha il senso della nostra vita! Lui è il senso della nostra vita.
È lui il senso! Finché non avremo fatto questa conversione, saremo solo persone piccole, che hanno paura di qualcosa è stanno là, in una vita mediocre. Ma noi siamo chiamati a qualcosa di molto più grande.
E Gesù è la nostra risposta, è la persona che vogliamo seguire. Solo così daremo la vita per lui. Se no, non la dare mo mai.
“Abbiamo trovato il Messia”. Queste sono le parole che i discepoli dicono subito dopo l’incontro con Gesù. Ed è bellissimo come il Vangelo nota che si ricordano, e se lo ricorderanno per sempre, l’ora di quell’avvenimento: “Erano circa le quattro del pomeriggio “.
Quando è stato il giorno in cui abbiamo incontrato il Signore? Lascio che ciascuno risponda a questa domanda. “Abbiamo trovato il Messia: la grazia e la verità vennero per mezzo di lui”. Lo è stato nella mia vita, deve esserlo anche per ciascuno di voi. Amen