19 maggio 2024 Solennità di Pentecoste

Accendi nel cuore dei tuoi fedeli il fuoco del tuo amore

Con questa festa di Pentecoste si conclude il tempo pasquale. Sono passati cinquanta giorni. Il cero pasquale, che è stato qui durante tutto questo periodo, tornerà da domani al fonte battesimale.
Per cinquanta giorni abbiamo camminato ricordando la Resurrezione del Signore, un evento intenso per i cristiani. Il Signore ha vinto la morte. Il Signore ci ha ricordato che niente può distruggere questo cammino di vita.
E oggi, particolarmente, concludiamo questo momento con la festa della Pentecoste: il momento in cui, dopo l’Ascensione, Gesù manda lo Spirito Santo.
E che cos’è lo Spirito Santo? Abbiamo imparato che è la terza persona della Trinità. Tante volte viene anche chiamato “il grande sconosciuto“, perché di Dio Padre ci ricordiamo sempre, il Figlio Gesù ce l’abbiamo tutti nelle nostre case come crocifisso, ma lo Spirito Santo rischiamo di dimenticarcelo. Invece il Signore, andando via, ha detto: “Non vi lascio soli, vi lascio lo Spirito “. E, andando avanti, ci rendiamo conto di che cos’è qua sto Spirito: è lo Spirito della comunione, è lo Spirito dell’amore!
Allora capiamo meglio cosa significa quando, il giorno della Pentecoste, tutti riescono a capirsi, parlando tutte le lingue: tutti capiscono questo linguaggio, perché è un linguaggio universale. Il linguaggio che tutti possono capire è l’amore, il voler bene dell’altro; il darsi. È quello che il Signore qui sulla terra ci aveva insegnato: dare la vita per gli altri.
Ed è questo Spirito che oggi vogliamo dare a questi nostri bambini, a questi tre bambini cui tra poco sarà dato il Battesimo. Il Battesimo cos’altro non è se non riversare in dono l’amore di Dio? E noi famiglia, noi padrini, noi membri della comunità? Qual è il nostro compito? Accompagnare sempre questi bambini con questo dono grande dello Spirito, farli crescere da adulti capendo la grandezza che sono, la vocazione che hanno e che ognuno di noi ha ricevuto. Noi questo amore l’abbiamo ricevuto nel Battesimo. E ce lo dobbiamo giocare! Dobbiamo giocare questo dono, lo dobbiamo far fruttificare: questo è richiesto ai cristiani, di far fruttificare questo dono d’amore che hanno ricevuto.
Amare però non significa solo dare una carezza. Amore è anche alzare la voce quando le cose non vanno. Amare è abbassarsi, se devo abbassarmi; amare è tirare su una persona, se la vedo giù. Amare significa pensare all’altro e darsi per l’altro. E sappiamo quanto questo possa essere difficile! Sappiamo quanto questo vada spesso contro le nostre tendenze. Infatti la nostra tentazione è di chiuderci, non di aprirci, è di stare su noi stessi e non di darci all’altro. Ed è questo che noi dobbiamo rinnovare! È proprio lì che ci rendiamo conto che non invochiamo abbastanza lo Spirito Santo, che non viviamo con lui. Ecco perché ho detto all’inizio che spesso è il grande sconosciuto.
In questi giorni abbiamo invocato più volfe lo Spirito. Ieri sera ci siamo ritrovati per preparare questa grande festa! È bello pensare che quello che ci unisce con il Signore, e che quello che ci unisce tra noi è l’amore, questo Spirito di amore!
Ora, noi sappiamo quanto il tentatore, il divisore entra nella nostra vita, quanto cerca di dividere! Basta accendere la radio o la televisione per sentire quanta violenza, quanta ingiustizia, quanti morti! E noi dobbiamo essere costruttori di pace! Noi dobbiamo invocare questa Spirito e vivere con questo Spirito!
Allora il nostro compito, di oggi è di domani, è accompagnare questi bambini e vivere con questo Spirito. Questa è solo l’inizio per loro, è solo un inizio. Il cammino sarà molto lungo. Ma camminando con loro, anche noi cresciamo! Oggi, con questo Battesimo, ricordiamo anche il nostro Battesimo, la nostra vocazione, la nostra chiamata. E noi questo dono lo dobbiamo mette veramente re in pratica! Dobbiamo essere esigenti; dobbiamo non solo voler essere migliori, ma soprattutto volere il bene degli altri.
Dunque oggi preghiamo per loro, preghiamo per le loro famiglie; ma preghiamo anche per la nostra comunità che sappia accogliere questi figli. Vedete questa bambina che mi trotta attorno, questa piccola colomba, lasciatela qui! Noi dobbiamo sapere far questo: lasciare camminare, avere fiducia; e nello stesso tempo accompagnare. Questa è la chiamata di ciascuno di noi.
Vieni Spirito Santo, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore. Amen

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