Chi sono io?
Abbiamo iniziato il nostro campo con un Vangelo che ci parlava, vi ricordate?, di Giovanni, a cui viene chiesto: “Tu chi sei?”. E ci siamo resi conto che quella domanda, Tu chi sei? era una domanda importante, cui ognwuno di noi è chiamato nella sua vita a rispondere.
“Tu chi sei?”. Anche Truman, il protagonista del film che abbiamo visto insieme in questi giorni, a un certo momento si pone questa domanda: “Ma chi sono io? Dove sto andando?”
E’ una domanda essenziale, fondamentale per l’uomo, per capire la ragione della sua vita. Se non rispondiamo a questa domanda, camminiamo nelle tenebre, camminiamo nell’ombra, senza sapere dove stiamo andando. Il mondo attorno a noi risponde con un’immagine un po’ così, vaga, in cui non si sa bene, ci sono tante verità, si va di qua, si va di là…
Il fatto è che tutti noi una cosa essenziale la cerchiamo e qui ne abbiamo parlato, l’abbiamo detto in questi giorni: tutti noi cerchiamo di essere felici. E, per essere felici, abbiamo detto che abbiamo bisogno di amore, di amore vero; abbiamo bisogno di verità e non di qualcosa che è solo apparenza. Abbiamo visto come il mondo di Truman era un mondo completamente falso. Forse dovremmo chiedere ai genitori so se hanno già visto questo film: “The Truman Show”, una sorta di Gande fratello dove il protagonista, Truman, nasce, cresce, si sposa, senza sapere che lo vedono milioni di persone, trasmesso da in questa sorta di bolla in cui l’hanno rinchiuso. Ma a poco a poco lui si rende conto, a causa di piccole cose che succedono, che tutto quello che sta vivendo è qualcosa di totalmente falso, è una specie di farsa decisa da altri, anche se il tale che sta nella stanza dei bottoni, un certo Christophe, dice che non esiste un copione, che tutto è libero!
Invece non è così. Se qualcuno conosce un po’ come funziona la televisione, sa che nei giochi televisivi eccetera ci sono quelli che chiamiamo proprio gli autori; sono quelli che dirigono il gioco; ed è interessante vedere come queste persone tirano le fila di quelli che alla fine sono come dei burattini! I l nostro povero Truman era un burattino. Noi rischiamo, l’abbiamo visto in questi giorni, di esser nel nostro mondo, pilotati proprio come dei burattini: burattini della moda, burattini di cose che passano, burattini che non si rendono conto di essere schiavi! Nella nostra vita ci siamo resi conto che anche il peccato per noi è una schiavitù. Vi ricordate quello che diceva Andrea due giorni fa sulla ragnatela? A poco a poco ci rendiamo conto che possiamo essere talmente chiusi in certe dinamiche che ci rendono schiavi, che non riusciamo più ad uscire fuori da lì!
Ma, attenzione, c’è una cosa che ci viene detta proprio oggi : “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dioe il Verbo era Dio”. È il Verbo creatore, che ha creato il mondo!
Questo Verbo l’abbiamo festeggiato poco tempo fa! Si è incarnato, si è fatto uomo! È Gesù Cristo! È venuto a piantare la sua tenda in mezzo a noi, come dicono le letture, oggi l’abbiamo sentito.
E che cosa è venuto a insegnarci Gesù? Lo dice questo Vangelo, alla fine, in una maniera molto bella: “Dio, nessuno lo ha mai visto; il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato”.
Che cosa è venuto a fare Gesù sulla terra? A rivelare il Padre. A spiegarci, a farci capire che noi eravamo figli, l’abbiamo sentito. L’abbiamo sentito anche qui in un altro passaggio bellissimo: “Quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono generati“. E sapete come siamo stati generati noi? Io lo ripeto sempre, torna come mantra nelle nostre omelie: siamo stati generati dal Battesimo.
Sapete come si chiamava il sacramento del Battesimo all’inizio? il sacramento dell’illuminazione, noi veniamo illuminati! Ill tema della luce è un tema che ritorna non solo nel canto che abbiamo appena cantato: “la luce nasce nella grotta”; ma anche qui, parlando di Giovanni Battista, il nostro compagno di viaggio in questi giorni, ci viene detto: “Il suo nome era Giovanni; non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”. Il Signore è venuto a illuminare la nostra vita! E che significa illuminare la nostra vita? Significa farci capire la parola di Dio che ci permette di orientare la nostra vita.
Gesù Cristo ci illumina: quando guardiamo a Lui, tante volte l’ho detto, che lui è un po’ come uno specchio al contrario: perché in Lui vediamo l’uomo come dovrebbe essere, e guardandolo vediamo tutti i nostri difetti. Infatti chi ha ucciso Gesù? L’uomo, che non accettava questa immagine di sé. Invece questa immagine che è il progetto di Dio su ciascuno di noi; questa immagine che dovremmo essere noi, Lui ce la mostra; e noi ce la dobbiamo bene avere in testa! Noi o dobbiamo ascoltare, perché Lui ci fa capire dove le cose non vanno nella nostra vita. Lui è venuto a dire: voi siete liberi, voi siete figli, voi siete amati! E non è questo che cerchiamo? Eppure noi andiamo a fare altre strade, a cercare cose dove ci perdiaamo inutilmente! E lui ci dà sempre delle risposte immense, profonde, grandissime, lui ci dà la verità! Ricordate quello che ci dice: “Io sono la via, la verità e la vita”. Lui ci ha fatto nascere liberi, al differenza di quel Christopher della stanza dei bottoni, nel film, che decide cose che traumatizzano quel ragazzo, quel bambino, facendo morire il padre: così lui ha paura dell’acqua; tutto questo proprio per tenerlo sempre prigioniero sulla sua falsa isola.
Il nostro Dio invece dice: “Tu sei libero, ma nella tua libertà devi capire che, se non ami, non sarai felice; e amare significa donarsi: quante volte l’abbiamo detto!
Noi abbiamo vissuto questi giorni con questo bellissimo crocifisso, segno dell’amore vero. Noi vogliamo veramente vivere quello che ci dice san Paolo nella seconda lettura “il Signore nostro Gesù Cristo, padre della gloria, Illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi”.
Illumini gli occhi del vostro cuore: e questa è la cosa più bella della nostra vita!
&In questi tre giorni abbiamo cercato di capire questo.
il finale del film su cui abbiamo lavorato è formidabile: alla fine Truman esce fuori da sua gabbia. Ecco, anche noi siamo chiamati a uscire fuori dalla gabbia che noi stessi ci creiamo! È terribile quante gabbie ci creiamo, un po’ come gli israeliti che nel deserto sperano di tornare alla schiavitù, perché non è facile essere liberi. Ma quanto è bello quando arrivi alla terra promessa! Quanto è bello quando tocchi che cos’è l’amore vero, quanto è bello quando tutto sembra più chiaro! Ecco, per Truman è formidabile: esce fuori, ritroverà il suo vero amore, la donna con gli occhi vi ricordate? Ecco noi abbiamo un volto che ci aspetta, è il volto di Dio che è il nostro
Padre, che ci ama e ci chiede di vivere quest’amore gli uni con gli altri.
Allora noi torniamo a casa con questa voglia, con questa eredità, con questa voglia di essere illuminati da Cristo nel nostro cuore e di comprendere la speranza che ci chiama: questa speranza che noi poi dobbiamo testimoniare anche gli altri. Amen