Immersi nell’amore
Eccoci di nuovo radunati qui, cantando i canti di Natale per l’ultima volta. Oggi finisce il tempo del Natale. Dalla prossima volta basta alberi, basta presepio, finisce tutto oggi; voi bambini siete tristi, lo so, ma è così.
Finisce il tempo del Natale, ma finisce con una festa bella, quella del Battesimo di Gesù. Lo vedremo: dal Battesimo in poi Gesù andrà a incontrare la gente. Fino ad adesso Gesù è restato nel silenzio. Adesso inizierà la sua pastorale, inizierà ad andare in giro. E noi, lo vedremo la settimana prossima, entreremo nel “tempo ordinario”: quindi torneremo a vestirci di verde, toglieremo tutti questi ornamenti festosi, comincia un tempo un po’ più normale e ordinario.
Ma oggi è festa. È la festa del Battesimo di Gesù. E il Vangelo di oggi si conclude con qualcosa di bellissimo, questa frase che Dio dice dal cielo: i cieli si aprono, scende sopra Gesù lo Spirito come una colomba e una voce risuona dall’alto e dice: “Questi è il Figlio mio, l’amato,: in lui ho posto il mio compiacimento”.
Questa frase è stata detta per ognuno di noi il giorno del Battesimo. E lo sarà ancora questa mattina per il Battesimo di Aurora.“Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento”. Prima parola: Figlio mio. Con il Battesimo diventiamo figli di Dio. E forse ce lo dimentichiamo tante volte. Non meritiamo niente, ma diventiamo figli. Attraversoo Gesù Cristo diventiamo figli.
Noi non veniamo qui per adorrare qualcuno nel senso di servi, di schiavi. Noi siamo figli. Abbiamo una dignità straordinaria che dobbiamo riscoprire. Il nostro Dio non è un Dio che cerca di schiacciare: è un Dio che ti fa figlio. E tu devi sentirti questa dignità su di te. L’amato! Il Signore ci sta dicendo che ci ama! E noi non meritiamo niente, non c’è bisogno di far niente per essere amati da Dio, lui ci ama già così! E lo dico a voi genitori. Voi sapete cosa significa amare un figlio, perché voi lo amate già senza conoscerlo, quando sta lì nella pancia che guardate crescere, le madri lo sanno bene, i mariti sentono il piedino che si muove e già amano quella creatura che sta crescendo. Bene, Dio e costi. Non sta calcolando quante avemaria avete detto, lui vi ama già così! Non è che vi ama perché lo amate voi, no! Lui vi ama già come siete! E questo facciano fatica certe volte a capirlo. Noi seguiamo Cristo non perché se no andiamo all’inferno, noi seguiamo Cristo perché ci sentiamo amati! È l’amore che chiama! I miei genitori li ascolto perché so che mi amano, non perché altriment mi darebbero uno schiaffo!
Noi dobbiamo riscoprire questo, perché forse l’abbiamo perso. Noi dobbiamo riscoprireb l’amore di Dio per noi, l’amore di Dio per Aurora, oggi! Voi sapete quanto il Battesimo dei bambini ci fa pensare al nostro; e quindi torniamo alle nostre radici, torniamo alla nostra origine! Noi suàmo amati, noi siamo vivi! Quella frase è detta per ciascuno di noi! E guardate come continua: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio comiacimento”. Forse è una parola un po’ vecchia “compiacimento“, forse è un po’ desueta, non so, però è bella: mi compiaccio, sono felice di te. Un po’ come quando con un figlio: siamo fieri di lui per quello che sta facendo, per come sta crescendo… Mi compiaccio: Dio lo sta dicendo a ciascuno di noi. Dio ha fiducia in noi in un mondo in cui la fiducia manca, in cui non siamo mai certi dell’altro. Invece lui ha fiducia in noi ed è questa fiducia che ci rafforza, è sentire questa fiducia che ci dà voglia di andare avanti. In un mondo così triste, Dio forse è l’unico che ci ama veramente perché non aspetta niente da noi. In un mondo che aspetta sempre qualcosa dagli altri, che ‘lo fa se tu lo fai’, Dio gratuitamente ama. Ed è il suo amore che ti chiama!
E sapete che cosa significa Battesimo? Viene dal greco baptizo, che significa immergo. Non solo nell’acqua: siamo immersi nell’amore di Dio. E questo Dio ci immerge nel suo amore, noi in lui e lui in noi.
Ecco quello che succederà em ad Aurora. Immersa nell’amore di Dio. Ecco quello che faranno i padrini aiutati dai genitori: dovranno accompagnare questa bambina nella sua crescita, ma non così, solo in maniera naturale, ma dovranno accompagnarla nell’amore di Dio. Questo è il vostro compito: farla crescere nell’amore di Dio. Un amore grande. Un compito grande, perché non è facile l’amore di Dio, perché? Ecco perché: lui ha dato la vita per noi, cl ha insegnato cosa significa amare: dare la vita; che è qualcosa di difficilissimo.
L’amore secondo noi è facile, noi parliamo sempre di amore; ma l’amore fa anche soffrire. L’amore è duro! Ma quant’è bello! Quanto riempie, quanto rende felici, la felicità è quella! Quanto è bello quando diamo amore all’altro! Quanto sarebbe bello se ciascuno di noi potesse rendersi conto di questo! Allora è vero: sbagliamo, perdiamo la strada, ma Dio ci ama, ci chiam. E oggi chiama Aurora a immergersi in questo amore. E noi vogliamo pregare per lei, vogliamo pregare per i genitori, per i padrini, perché possano sempre accompagnare questa bambina. E oggi preghiamo anche per noi, per ricordarci questa chiamata, la chiamata all’amore. Amen