Lievito nuovo
Camminiamo anche noi nel buio, nell’incertezza, con un nemico nascosto, invisibile. Ma c’è un buio ancora più grande, che è il buio del nostro cuore.
Oggi è un giorno particolare, la pietra è stata tolta. È il giorno in cui siamo invitati a togliere la pietra che chiude il nostro cuore, tutto quello che impedisce alla luce di entrare, dove non lasciamo entrare Dio nella nostra vita.
Ma Dio non è mai dove tu pensi che sia. “Non è qui’, ci ha detto l’angelo nel Vangelo ieri notte.
Quale pietra ha sepolto la mia fede? Quale pietra tiene lontano Dio dalla mia vita? Quale pietra ci impedisce di essere veramente felici?
Noi spesso poniamo delle obiezioni: se fossi, se avessi, se potessi… E poi ci sono le ferite, i dubbi, le brutte scelte fatte nel passato. Abbiamo speso una pietra tombale che non riusciamo a spostare.
Ma poi è Dio che toglie la pietra. A te è chiesto di correre al sepolcro, come Pietro e Giovanni, di vedere i segni. Quanti segni Dio nella nostra vita che non vediamo, quanti!
A me è chiesto di vivere come pasta nuova, con sincerità e verità. Questo Paese avrà bisogno di uomini e donne nuovi, per essere ricostruito dopo. Le conseguenze sociali di questo periodo saranno terribili. Dobbiamo essere questo nuovo lievito nella pasta. Il Paese, il mondo ha bisogno di uomini nuovi. Chiusi in casa, siamo aperti alla luce, alla vita. Siamo risorti con il Risorto.
Gesù è risorto, è veramente risorto!